Yamaha XT1200Z Super Ténéré:prossima meta il mondo.

[singlepic id=512 w=320 h=240 float=center]Divori l’asfalto e spiani le montagne con la grinta del bicilindrico frontemarcia da 1.199 cc con fasatura a 270°. Il progetto SuperTénéré è partito da zero, ma le idee erano molto chiare: realizzare una moto Adventure intelligente. Il punto di partenza doveva essere appunto un motore potente di grossa cilindrata, ed è stato scelto un bicilindrico frontemarcia per contenere le dimensioni. La fasatura a 270° garantisce al pilota un feeling immediato.

Abbassare il baricentro e centralizzare le masse erano due obiettivi principali del progetto. L’effetto si nota subito: un bilanciamento superbo e un’agilità che si apprezza a bassa velocità e su fondi fangosi, o nei tornanti che trasformano un passo alpino in un ottovolante. E SuperTénéré è un vero duro nell’off-road, con le ruote a raggi e le protezioni per il motore integrate.  Per superare i terreni più difficili, Super Ténéré adotta cerchi tubeless a raggi in alluminio. Il cerchio anteriore, più stretto, due guide “a doppia T” alloggiano l’estremità dei raggi nel punto di attacco al cerchio, per aumentare la rigidità e migliorare la maneggevolezza su strada. Ma è anche confortevole e pratico nei lunghi viaggi, e ispira da subito confidenza e sicurezza, grazie alla tecnologia che assiste il pilota.

Super Ténéré si adatta a qualsiasi terreno. La forcella telescopica a steli rovesciati da 43 mm è completamente regolabile in precarico, compressione e estensione.
Il monoammortizzatore è regolabile in precarico e in estensione. Le tarature possono essere effettuate senza utensili, per adattare velocemente l’assetto al peso del passeggero o dei bagagli.

Il sistema ABS è intelligente, perché previene lo slittamento delle ruote, e interviene in modo graduale.
Con il sistema di frenata integrato UBS puoi agire su entrambe le ruote premendo solo la leva del freno anteriore, ma se premi prima il pedale del freno posteriore il controllo della frenata è tutto tuo. La sicurezza viaggia di pari passo con il piacere di guida.

Scegli il tuo stile di guida, e poi apri il gas. Super Ténéré adotta YCC-T, Yamaha Chip Controled Throttle, la gestione elettronica dell’acceleratore con il controllo della trazione a 3 modalità disinseribile. Si può scegliere anche tra diverse mappature della centralina con Yamaha D-Mode.

Dati tecnici:

MOTORE

  • Tipo: Raffreddamento a liquido, 4 tempi, DOHC, bicilindrico fronte marcia, 4 valvole e 2 candele per cilindro, iniezione elettronica
  • Cilindrata: 1.199 cc
  • Alesaggio x corsa: 98 x 79,5 mm
  • Rapporto di compressione: 11,0: 1
  • Intervalli di scoppio: 270° e 450°
  • Potenza massima: 80,9 kW (110 CV) a 7.250 g/min.
  • Coppia massima: 114,1 Nm (11,6 kgf?m) a 6.000 g/min.
  • Lubrificazione: Carter secco
  • Alimentazione: Iniezione elettronica
  • Accensione: Doppia candela
  • Avviamento: Elettrico
  • Trasmissione: 6 rapporti, con ingranaggi sempre in presa
  • Acceleratore: Yamaha Chip-Controlled Throttle (YCC-T)
  • Yamaha D-MODE: 2 modalità, Sport (S) e Touring (T)
  • Controllo di trazione: 3 modalità, TCS1, TCS2 e OFF
  • Scarico: 2 in 1

CICLISTICA

  • Sospensione anteriore: forcella a steli rovesciati da 43mm, regolabile nel precarico, in compressione e in estensione
  • Escursione ruota anteriore: 190 mm
  • Sospensione posteriore: Monoshock, regolabile nel precarico e in estensione
  • Escursione ruota posteriore:190 mm
  • Freno anteriore: Doppio freno idraulico a margherita da 310 mm
  • ABS e UBS (sistema di frenata integrato)
  • Freno posteriore: Freno idraulico a margherita da 282 mm
  • Pneumatico anteriore: 110/80-19
  • Pneumatico posteriore: 150/70-17

DIMENSIONI

  • Lunghezza: 2.250 mm
  • Larghezza: 980 mm
  • Altezza: 1.410 mm
  • Altezza sella: Regolabile (845-870 mm)
  • Interasse: 1.540 mm
  • Altezza minima dal suolo: 205 mm
  • Peso in ordine di marcia: 261 kg
  • Capacità serbatoio: 23 litri

Yamaha open week end: 27 e 28 marzo Bartoli ti aspetta con tutte le novità 2010.

Il ritorno della primavera e con essa del ritorno in “pista” della propria amata due ruote, è segnato dal primo grande appuntamento Yamaha, grazie al quale poter scoprire l’emozione di realizzare un sogno marchiato tre diapason.

[singlepic id=103 w=240 h=180 float=left]Torna infatti il primo Yamaha Open Week-end dell’anno, previsto per il 27 e 28 marzo 2010, occasione durante la quale Yamaha ha deciso di offrire agli appassionati del marchio di Iwata un’imperdibile serie di opportunità.

Protagoniste assolute del primo Yamaha Open Week-end dell’anno saranno:

  • la nuova XJ6 Diversion F m.y. 2010, modello che condivide il patrimonio genetico di XJ6 ed XJ6 Diversion unendo alla facilità di guida ed al design contemporaneo delle prime una carenatura completa, filante ed aerodinamica;
  • il nuovo TMAX White MAX “Anniversary”, modello caratterizzato dalla livrea in due tonalità di colore e dalle grafiche esclusive “WHITE MAX”, che celebrano i dieci anni dalla nascita del best seller dei maxi scooter, mezzo dal carattere sportivo e dalle prestazioni esuberanti;
  • il nuovo X-MAX 250 m.y. 2010,scooter dalla carenatura completamente ridisegnata e dal nuovissimo telaio d’ispirazione sportiva, già best seller della sua categoria con oltre 2.000 unità vendute da inizio anno.

BARTOLI VI ASPETTA CON TUTTE LE PRINCIPALI NOVITA’.

Yamaha Open Week-end del 27 e 28 marzo 2010 sarà infatti l’occasione per vedere dal vivo presso la concessionaria Bartoli di Macerata gli esemplari della gamma Yamaha 2010 contraddistinti da nuove colorazioni ed allestimenti. Su tutte le super sportive trionfatrici nelle più importanti competizioni mondiali del 2009, Yamaha R1 nella nuova versione Akrapovic con scarichi in carbonio e codino monoposto posteriore, Yamaha R6, ma anche la motard XT660X ed, ancora, le nuove colorazioni previste per la sportiva 125 cc più venduta del mercato, Yamaha R125.  che nel 2010 contraddistingue sia la naked

Chi si recherà presso la concessionaria Bartoli di Macerata avrà inoltre l’occasione di provare i protagonisti assoluti della nuova stagione 2010. Saranno infatti disponibili per la prova:

[singlepic id=504 w=150 h=100 float=left]TMAX, XMAX, X-CITY, XJ6 ed XT660X.

Tutti coloro i quali, durante l’Open week-end del 27 e 28 marzo 2010, testeranno almeno un modello della gamma Yamaha 2010 ed in seguito si registreranno on-line sul sito web www.yamaha-motor.it inserendo il codice stampato sulla cartolina disponibile in concessionaria, potranno automaticamente partecipare all’estrazione a sorte di un nuovissimo TMAX White MAX m.y. 2010, il re dei maxi scooter, oltre che di un imperdibile viaggio per 2 persone alla tappa del campionato mondiale MotoGp prevista sul mitico TT di Assen per il prossimo 26 giugno 2010, ed a 5 corsi di guida da scegliere all’interno dell’offerta dei Technical Partner Yamaha.

[singlepic id=506 w=200 h=150 float=right]Per chi effettuerà il test ride e si registrerà on-line, ci sarà ancora la possibilità di vincere istantaneamente a sorte uno dei 40 esemplari del nuovissimo casco “BYE Streamer” m.y. 2010 messi in palio da Yamaha.

Ma non finisce qui…
CON “SEASON PITSTOP”, YAMAHA RADDOPPIA!
Sulle ali del successo della campagna di promozione invernale 2009-2010, in occasione del primo porte aperte dell’anno, e sino al 31 maggio 2010 compreso, Yamaha ha deciso di tornare a premiare concretamente anche chi desidererà rimettere in ordine la propria moto per partire alla grande con la nuova stagione.

“Season Pitstop”, nuova promozione rivolta a tutte le moto a marce Yamaha, compresi i 50cc, si pone infatti come obiettivo di dimostrare ai clienti come affidarsi alla qualificata rete di assistenza Yamaha, a prezzi iper concorrenziali, aggiunga all’importante risparmio economico l’impagabile garanzia di qualità e la trasparenza dei Concessionari Ufficiali Yamaha.

Per aderire a “Season Pitstop”, i clienti potranno recarsi sin da oggi presso un concessionario ufficiale Yamaha dove avranno la possibilità di eseguire una serie di ben 10 controlli all’impareggiabile costo fisso di € 10,00 IVA inclusa:
– stato di carica della batteria
– livello e stato dell’olio
– livello e stato del liquido di raffreddamento
– usura delle pastiglie freni
– usura dischi freno
– usura pneumatici
– pressione pneumatici
– registrazione catena di trasmissione
– stato di usura di corona/catena/pignone
– funzionalità dell’impianto di illuminazione/segnalazione

Chi aderirà a “Season Pitstop” usufruirà inoltre di uno sconto del 30% sull’acquisto di tutti i ricambi della categoria “fast moving moto” che comprende materiali di normale usura (pastiglie, filtri,dischi freno, candele) ed anche particolari tecnici (leve, specchietti, frecce, kit catena/corona/pignone e batterie), elementi entrambi che contribuiranno a dare nuovo smalto alla propria Yamaha sia in occasione di un tagliando secondo il normale piano di manutenzione previsto dal modello, che in caso di interventi di ripristino “ad hoc”.*

La promozione “Season Pitstop” includerà anche uno sconto del 30% sull’acquisto di lubrificanti Yamalube, studiati appositamente da Yamaha per garantire massima salute e prestazioni ai propri motori, e sull’acquisto di set di pneumatici Pirelli e Metzeler.

L’aderente all’iniziativa promozionale potrà usufruire, ancora, di uno sconto del 30% anche sull’acquisto di  alcuni modelli della linea Caschi BYE** e dell’Abbigliamento Yamaha Genuine**.

*La manodopera per gli interventi previsti sarà fatturata secondo il normale tariffario Yamaha.
**Caschi BYE coinvolti dalla promozione “Seson PitStop” : Matrix IV, Optic, Pacific, Supersonic.
**Abbigliamento Yamaha Genuine coinvolto dalla promozione “Seson PitStop”: giacca Urban uomo, giacca pelle Vintage grigio-nera uomo, giacca pelle Vintage nera-bianco invecchiato donna, giacca corta donna.

Yamaha Fz-8 in arrivo sul mercato.

Le FZ-series da sempre uniscono a prestazioni da supersportive una ciclistica che assicura una guida sempre divertente. FZ8 cambia le regole delle moto di media cilindrata, con una moto che alza le prestazioni e mette più grinta nei bassi regimi. Con un look aggressivo come il carattere, la naked Yamaha FZ8 è una moto che regala grandi emozioni e prestazioni straordinarie anche nelle guida di ogni giorno. La giusta dose di adrenalina quotidiana. Il suo carattere, l’adrenalina e la qualità Yamaha si fondono in una moto sportiva e versatile, che si adatta facilmente a tutti i percorsi.
Il cuore di FZ8 è un potente ed elastico motore da 779 cc, con una spinta formidabile sin dai bassi regimi e il marchio di fabbrica Yamaha: un allungo esaltante vicino alla zona rossa. Nel motore tutto è nuovo: cilindri, albero, testa di biella e pistoni forgiati per ottenere erogazione di coppia e potenza che non si erano mai visti in una moto di media cilindrata.

Guidarla è un piacere, per le dimensioni raccolte e compatte e la posizione di guida ideale. Il suo carattere sportivo si apprezza anche nella guida di ogni giorno, in città e fuori.
Il telaio Deltabox verniciato a polveri in nero è il punto focale del design di FZ-8. Leggero e rigidissimo, offre una stabilità granitica a velocità elevata e ti regala la massima confidenza in curva. Il serbatoio stretto e la posizione di pedane e manubrio permettono di assumere la posizione di guida ideale, con la massima libertà di movimento.

Disponibile nei tre colori:

[singlepic id=501 w=100 h=150 float=right]

[singlepic id=484 w=100 h=150 float=right]

[singlepic id=485 w=100 h=150 float=right]

_Midnight black
_Yamaha Blue
_Competition White

SCHEDA TECNICA:

Motore

Tipo 4 cilindri inclinati in avanti, 4 tempi
Raffreddamento a liquido
Cilindrata 779 cc
Alesaggio x corsa 68 × 53,6 mm
Rapporto di compressione 12,0: 1
Potenza massima 78,1 kW (106,2 CV) a 10.000 giri/min
Coppia massima 82,0 Nm (8,4 kg-m) a 8.000 giri/min
Lubrificazione Carter umido
Alimentazione Iniezione elettronica
Frizione Dischi multipli in bagno d’olio
Accensione TCI (digitale)
Avviamento Elettrico
Cambio 6 marce in presa costante
Trasmissione Catena
Distribuzione DOHC
Riduzione primaria 1,512(65/43)
Riduzione secondaria 2,875(46/16)
Capacità serbatoio carburante 17 litri
Quantità olio 3,8 litri

Ciclistica

Telaio A diamante in alluminio pressofuso
Sospensione ant. Forcella steli rovesciati 43 mm
Escursione ant. 130 mm
Sospensione post. Monocross, a leveraggi progressivi
Escursione post. 130 mm
Inclinazione cannotto di sterzo 25º
Avancorsa 109 mm
Freno ant. Doppio disco, 310 mm (pinze monoblocco)
Freno post. Disco singolo, 267 mm
Pneumatico ant. 120/70 ZR17 M/C (58W)
Pneumatico post. 180/55 ZR17M/C (73W)

Dimensioni

Lunghezza 2.140 mm
Larghezza 770 mm
Altezza 1.065 mm
Altezza sella 815 mm
Interasse 1.460 mm
Distanza minima dal suolo 140 mm
Peso in ordine di marcia 211 kg

[nggallery id=23]

Yamaha Fz-8: prime immagini svelate.

[singlepic id=476 w=320 h=240 float=center]Cresce l’attesa per la novità di casa Yamaha del 2010: per soddisfare la curiosità degli appassionati finalmente è stata resa pubblica la prima foto che ritrae per intero la nuova FZ-8, in uscita per al prossima primavera.

[singlepic id=477 w=320 h=240 float=left]Di qualche giorno fa è invece la notizia che FZ8 sarà disponibile anche carenata, con le stesse straordinarie prestazioni: di questa versione è stata resa pubblica solo la foto del cupolino.

Come anticipato nel precedente articolo, l’obiettivo della casa giapponese è quello di riscrivere le  regole delle naked d’ispirazione sportiva, creando una nuova categoria. Una moto dalla forte personalità, recita il breve comunicato Yamaha, per un mix di tecnologia e potenza prima sconosciute.

Aspettiamo con ansia nuove anticipazioni.


Acquista accessori moto Yamaha su BARTOLI MOTO SHOP

Anteprima FZ8: novità assoluta Yamaha per il 2010.

[singlepic id=472 w=320 h=240 float=center]In casa Yamaha c’è grande fervore per la presentazione della novità assoluta del 2010: FZ8 , “una naked equipaggiata con un nuovo e potente motore. Yamaha FZ8 riscriverà le regole delle naked d’ispirazione sportiva, creando una nuova categoria. Una moto dalla forte personalità per un mix di tecnologia e potenza prima sconosciute”. Questo è il breve comunicato che Yamaha ha reso noto per anticipare l’uscita sul mercato di questo nuovo modello, che affiancherà e presumibilmente ricalcherà i grandi successi della casa giapponese, di cui ultimo la riuscitissima XJ6. Con questo modello infatti Yamaha intende inserirsi in un segmento ancora non coperto, quello compreso tra i 750 e gli 800 cc, volto a cattuarare quel cliente “medio” alla ricerca di un veicolo che non stia nella fascia “entry level” ma nemmeno in quella con cilindrata a quattro cifre.

In una fitta coltre di mistero, l’unico elemento svelato è il gruppo ottico, da cui si intuisce che c’è stata un’evoluzione delle forme voltaad aumentare l’aggressività della linea: questo modello prevede infatti un motore tutto nuovo quadri cilindrico a 16 valvole, che potrà arrivare ad erogare ben 110/120 cavalli.

Null’altro ci è dato di sapere: aspettiamo con ansia altre informazioni per capire cosa ci aspetterà la prossima primavera. Continuate a seguirci per essere sempre informati.


Acquista accessori moto Yamaha su BARTOLI MOTO SHOP

Valencia ospita il gran finale di stagione.

Il Gran Premio Generali de la Comunitat Valenciana chiude la stagione 2009 del motomondiale: malgrado il titolo già assegnato con una gara di anticipo al DOTTORE Valentino Rossi, tanti sono i traguardi da raggiungere nel prossimo week end.

[singlepic id=129 w=320 h=240 float=left]Un solo punto separa Jorge Lorenzo dalla certezza matematica di rimanere secondo nella classifica del moto mondiale: sul circuito di Valencia si giocherà il tutto per tutto!. “Valencia è un posto fantastico per finire il campionato, in casa, con i tuoi fan. Non ho mai ottenuto una vittoria qui e so che non è una delle piste migliori per la Yamaha, ma sono sicuro che posso provare a cambiare le cose e finire il campionato nel miglior modo possibile. Le ultime due gare non sono state buone ci tengo a superare questo momento. Inoltre, ho bisogno di un punto per diventare ‘vice-campione’ e mi piacerebbe davvero farlo con un podio o una vittoria. Questo è il mio obiettivo a Valencia. La mia gara migliore qui è stato nel 2005, quando ho finito al secondo posto, ma credo che il mio ricordo più bello è stato nel 2006 quando ho vinto il campionato. Il 2009 è stato un incredibile anno per me e per la Yamaha e non vedo l’ora di festeggiare con i miei fans in una gara di casa.“ ha dichiarato Lorenzo. Certo che con Valentino Rossi primo e Jorge Lorenzo secondo, la soddisfazione del TEAM YAMAHA sarebbe completa per questa stagione 2009. Chissà se questi successi saranno sufficienti per far rinnovare il contratto dell’ormai plurilaureato Valentino Rossi?

[singlepic id=131 w=320 h=240 float=right]Anche in casa DUCATI tante sono le attese per il prossimo week end: riuscirà l’australiano Casey Stoner a centrare la terza vittoria consecutiva dal suo rientro (70 punti nelle ultime tre gare)? ”Valencia e’ una pista che mi e’ sempre piaciuta molto: e’ stretta e lenta ma sorprendentemente scorrevole, e secondo me e’ un buon tracciato per la MotoGp”, dice il campione del mondo 2007. ”Tra l’altro e’ anche uno spettacolo bellissimo per il pubblico che puo’ seguire le moto praticamente lungo tutta la pista. La mia Ducati li’ e’ sempre andata molto bene, negli ultimi due anni siamo sempre stati veloci, nei test e in gara quindi, chiaramente, ci auguriamo che il trend rimanga lo stesso anche se dobbiamo sistemare alcune piccole cose sulla moto”, aggiunge l’australiano. ”In ogni caso siamo arrivati alla fine della stagione e guardiamo gia’ alla prossima quindi se riusciremo a vincere un’altra gara, benissimo, altrimenti proveremo a fare il podio e poi comunque concentreremo sul lavoro per il prossimo anno”, dice ancora. Stoner a Valencia ha ottenuto la sua prima vittoria in assoluto in carriera (in 125 nel 2003) mentre in MotoGp e’ arrivato secondo nel 2007 e ha vinto nel 2008.

[singlepic id=128 w=320 h=240 float=left]Stoner potrebbe di fatto essere più impegnato a difendere la terza piazza visto che Dani Pedrosa correrà in casa con 11 punti da recuperare. Un’impresa degna di questo nome per lo spagnolo considerando le ultime prestazioni del rivale australiano sia in questo finale di stagione, sia nelle apparizioni 2007 e 2008 sul Ricardo Tormo (rispettivamente un secondo posto e una vittoria). “Attendo sempre con ansia questo Gran Premio, e quest’anno non è diverso. E’ un circuito che mi piace molto, anche se è un layout molto stretto, ma ciò che lo rende davvero speciale è il modo in cui si può sentire il sostegno dei tifosi durante il giro del circuito. E naturalmente, essendo un pilota spagnolo, ho un sacco di attenzioni positive che ti danno qualche motivazione in più. Ho avuto qualche buon risultato a Valencia in passato, e questo fine settimana sarebbe bello finire l’anno con una vittoria, è quello che voglio. Non è stata la più facile delle stagioni e non siamo stati in grado di lottare per il campionato, quindi sono ancora più determinato a far bene. Il risultato dell’ultima gara, dove sono salito sul podio per la prima volta in condizioni di bagnato, mi ha dato molta fiducia. Sappiamo che può piovere a Valencia, quindi siamo pronti a tutto questo fine settimana. “

[singlepic id=127 w=320 h=240 float=left]Alle loro spalle un altro pilota Repsol Honda, Andrea Dovizioso, proverà ad amministrare i 6 punti che per il momento condannano Colin Edwards alla sesta posizione. Questa è sicuramente una delle sfide più accese di novembre, sfida che ha caratterizzato l’italiano e il texano per tutta la stagione. “L’atmosfera a Valencia è sempre incredibile e rende  speciale quest’ultima gara della stagione. Sono davvero impaziente di gareggiare, anche se questo non è in realtà uno dei miei circuiti preferiti, perché la struttura è abbastanza lenta e tortuosa. Le tribune intorno alla pista sono sempre molto affollati e gli spettatori possono seguire l’azione e vedere tutta la gara, quindi è un po’ come uno stadio. Arrivo a questo fine settimana con sentimenti contrastanti dopo l’ultima gara. Potevo avere un buon risultato in Malesia, se non fossi caduto quindi sono molto determinato a fare bene qui, per me e per la squadra. Vorrei finire l’anno con un buon risultato per ringraziare i miei ragazzi, e anche la Honda per tutto il lavoro fatto quest’anno. Ho avuto un risultato decente qui l’anno scorso, quindi sono deciso a combattere per stare davanti  in questo weekend di nuovo “.

Più ci si allontana dalle posizioni di vetta, meno definita è la situazione. Per il settimo posto, infatti, sono ben sei i piloti candidati: Marco Melandri (Hayate Racing), Loris Capirossi (Rizla Suzuki), Alex de Angelis e Toni Elías (San Carlo Honda Gresini), Chris Vermeulen (Rizla Suzuki) e Randy de Puniet (LCR Honda) sono separati da soli 7 punti.

[singlepic id=130 w=320 h=240 float=right]Sul circuito di Valencia ci sarà anche Ben Spies, carico dei tanti successi nel campionato SBK, che correrà su una FACTORY YAMAHA che arriverà direttamente dal Giappone per questa occasione: si tratta, infatti, di una “test-bike” che Yamaha utilizza per test interni, che porterà il numero 11. Subito dopo la “comparsata” di Valencia il 25enne pilota texano abbandonerà i panni dell’ospite per indossare quelli ufficiali del Team Tech3, all’interno del quale andrà a sostituire James Toseland, già pronto a salire sulla sua R1 nel campionato SBK.

PHILLIP ISLAND: ROSSI e LORENZO si giocano il titolo, STONER rincorre PEDROSA per il terzo posto.

IL CIRCUITO:

[singlepic id=124 w=320 h=240 float=left]Phillip Island è senza dubbio uno dei circuiti più spettacolari al mondo, appollaiato sulle rocce che sovrastano lo Stretto di Bass, cosa che rende questo tracciato famoso per il suo tempo variabile e spesso freddo. Il circuito è anche uno dei test più severi per pilota e moto, per il suo carattere fluido e scorrevole, risultando l’ultima sfida nel controllo della moto e per la precisione richiesta nell’apertura del gas, per non parlare del coraggio del pilota. Phillip Island è la pista più veloce della MotoGP e chiede molto ai piloti, alle moto e alle gomme. Il circuito è infatti filante e articolato, e richiede il massimo controllo della moto e della precisione del gas: un layout “vecchia maniera” che ne fa una delle piste preferite dalla maggior parte dei piloti. Situata 130 chilometri a sud di Melbourne, ha ospitato per la prima volta una gara di moto nel 1920, quando era ancora un tracciato polveroso lungo 12 miglia e quando l’unico accesso all’isola era via mare. Caduto successivamente in rovina, il circuito è stato ripristinato alla fine degli anni ’80 ed ha ospitato il primo GP di moto nel 1989. La sua esposizione sulle coste dello Stretto di Bass fa sì che le condizioni climatiche giochino un ruolo importante dato che possono cambiare molto rapidamente. Le forti raffiche di vento sono una variabile con cui spesso i piloti si trovano a fare i conti.

[singlepic id=125 w=320 h=240 float=right]Lo scenario ideale per l’ultimo atto della sfida tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, che dopo aver dominato il campo in questa stagione, sono ormai giunti al momento della verità: uno dei due ha ora la garanzia di vincere il titolo e con soli 18 punti fra loro l’azione questo fine settimana a Phillip Island promette di essere avvincente.

Sfida che prosegue anche per il terzo posto: solo 3 punti infatti separano Daniel Pedrosa dall’ormai ritrovato Casey Stoner, sempre più deciso a lasciare comunque la sua firma in questo campionato.

LE SPERANZE:

Rossi ha sofferto una grande delusione due settimane fa quando, disturbato da problemi di aderenza al posteriore, non è riuscito ad essere competitivo. Valentino nel corso della stagione ha vinto sei gare e ciò gli ha permesso di mantenere un vantaggio di 18 punti su Lorenzo, ma sa che può succedere di tutto in tre gare, e quindi sia lui che la sua squadra si preparano a lavorare instancabilmente per garantirsi di non incappare nuovamente nelle difficoltà incontrate in terra portoghese. Rossi parla di Phillip Island come di una delle sue piste preferite: lì è salito sul podio dieci volte in tutte le classi, compresa una imbattuta striscia vincente di cinque anni in MotoGP e due titoli vinti nel 2001 e nel 2004. L’anno scorso è balzato dalla quarta fila per finire in seconda posizione e spera di fare ancora meglio questa volta, visto che non vince sull’Isola dal 2006.

Lorenzo si dirige verso est al settimo cielo, dopo aver dominato tutte le sessioni di prova in Portogallo ed aver conquistato la vittoria dominando la gara, la quarta della stagione. Il maiorchino grazie a ciò ha drasticamente ridotto il suo distacco nella corsa al titolo e ammette ora che è tutto da giocare – e che non ha nulla da perdere – nella lotta per il campionato. Jorge ha vinto sull’ Isola nel 2006 e 2007, gli anni in cui ha conquistato i titoli della 250, e anche lui afferma che è uno dei suoi circuiti preferiti. L’anno scorso ha mancato di poco un podio, ma sa che ha bisogno di un altro bel risultato al fine di capitalizzare sul campo ciò che ha fatto con la sua vittoria portoghese.

[singlepic id=126 w=320 h=240 float=left]Stoner affronta la gara di casa con grinta e determinazione: “Aspetto il GP di Phillip Island con piacere. In Portogallo ho completato il fine settimana di gara senza problemi, a parte la prevedibile stanchezza provocata da una gara di MotoGP dopo due mesi di inattività. Adesso dovrei essere abbastanza pronto per il prossimo round anche perché la temperatura che andremo a trovare dovrebbe essere abbastanza fresca e quindi migliore per me in questo momento  in cui non sono ancora al massimo della condizione fisica. Il tracciato in se è semplicemente fantastico: veloce, filante, non ha praticamente un solo punto che possa non piacere ad un pilota. Le gare lì sono quasi sempre molto belle: negli ultimi due anni per me sono state un sogno ma questa volta probabilmente sarà un po’ diverso. Dobbiamo solo aspettare e vedere cosa potremo fare”.

Daniel Pedrosa dovrà cercare di far una bella gara per conservare la terza posizione di campionato ora impensierita dal ritorno di Casey Stoner: proverà a salire sul podio, in una gara che per sua stessa ammissione è tra le più importanti dell’anno.
Non vedo l’ora di correre di nuovo in Australia. È una delle gare più importanti dell’anno e proprio per questo sono molto motivato e spero di lottare per la vittoria.
Ho avuto alti e bassi a Phillip Island, ma voglio concentrarmi sui buoni ricordi questo fine settimana. L’obiettivo per il finale di stagione è sicuramente il terzo posto nel mondiale e trovare almeno un’altra vittoria, magari proprio in Australia
.”

LE PROVE:

Si è conclusa la prima sessione di prove libere nel circuito australiano di Philipp Island. Il dottore ha imposto il proprio ritmo fin dall’inizio migliorando costantemente la propria prestazione giro dopo giro, chiudendo con un 1.31.448 e staccando di soli 135 millesimi il padrone di casa Casey Stoner che non ha festeggiato al meglio il suo ventiquattresimo compleanno. L’australiano è rimasto deluso a causa problemi di trazione che non gli hanno permesso di dare il meglio di se, condizionando la sua prova. Ciò nonostante, la sua è da considerarsi un’ottima prestazione valutando l’importante distacco tra lui e il terzo Daniel Pedrosa che si è fermato a ben 350 millesimi dall’australiano e a ben mezzo secondo da Valentino Rossi.

Prestazione deludente per Nicky Hayden che non è riuscito a stare al passo con i primi chiudendo in undicesima posizione con un ritardo di 1,739 preceduto da Loris Capirossi con la sua Suzuki in decima posizione.

Positiva è stata la sessione di Alex De Angelis in sella alla Honda factory spec del team Gresini che ha chiuso in quarta posizione rifilando ben 7 decimi al secondo pilota ufficiale in casa Honda, Andrea Dovizioso. Il secondo contendente al titolo mondiale Jorge Lorenzo vittima di una caduta, fortunatamente senza conseguenze, ha chiuso con un distacco abissale di 1 secondo e 45 millesimi,. Prestazione sottotono per il giovane “Porfuera” che prima della sessione di prove ha dichiarato di non essere al 100% a causa di forti dolori allo stomaco probabilmente dovuti al cibo ingerito nelle ore passate.

Il Dottore si è definito molto soddisfatto della prestazione, spiegando che era necessario imporre subito il proprio ritmo per cercare di fare un’ottima gara e far dimenticare la brutta prestazione di Estoril . Da segnalare, a sorpresa, una buon turno del talento inglese James Toseland, che ha chiuso in settima posizione a un 1,223 dalla vetta. Brutte notizie per Nicolò Canepa che è stato vittima di un volo terrificante che gli ha causato una brutta lacerazione all’avambraccio.

TMAX WHITE MAX 2010: Yamaha festeggia 10 anni di successi con una nuova versione del suo scooter di punta!

[singlepic id=105 w=320 h=240 float=center]Presentato nel 2000, ha rivoluzionato il mondo delle due ruote. Baricentro basso per rimanere incollato alla strada, agilità da scooter, design e prestazioni da vera bicilindrica. Non si era mai visto niente di simile sulla strada. Maneggevole in città, confortevole in autostrada, TMAX da dieci anni allarga gli orizzonti di chi lo guida. Ed è in vetta alle classifiche di gradimento del pubblico di tutta Europa.

E i suoi 10 anni meritavano un omaggio. Ed ecco TMAX WHITE MAX, con una personalità ancora più accentuata, che ovviamente mantiene gli elevatissimi standard di prestazioni che lo hanno reso celebre. Un’edizione speciale che diventa un oggetto dei desideri di cui è impossibile fare a meno. Perché, appena nato, è già nella storia delle due ruote.
DESIGN UNICO L’immacolata livrea bianca accentua le linee filanti e sportive di TMAX WHITE MAX. Un connubio originale tra estetica e funzionalità, con una grafica degna di un’edizione speciale. I diversi componenti in metallo anodizzato, la sella a due tonalità di colore e i cerchi in titanio lucidato con la parte centrale verniciata in bronzo completano il look di un’esemplare unico.

Il design rinnova anche la strumentazione, con i quadranti retroilluminati in bianco che si sposano perfettamente alla colorazione di TMAX WHITE MAX. Il classico frontalino con doppio faro e l’elegante gruppo ottico posteriore contribuiscono a non farlo passare inosservato, perché il carattere si vede anche nei dettagli. Il parabrezza alto e la carenatura aerodinamica assicurano un’eccellente protezione dagli agenti atmosferici, tenendo vento e pioggia lontani dal pilota. La marmitta è collocata in alto, in una posizione a prova di piega, ed emette un sound inconfondibile.

PRESTAZIONI DA VERA BICILINDRICA. Le prestazioni da moto di TMAX WHITE MAX sono merito del motore, un bicilindrico da 499 cc orizzontale, a 4 tempi, con cilindri paralleli e raffreddato a liquido. Un propulsore reattivo e scattante in città, con una velocità di crociera a prova dei viaggi più lunghi in autostrada. 43,5 CV di potenza massima e 46,4 Nm di coppia massima parlano chiaro: lo spunto è sempre eccezionale, l’allungo anche. Ma la comoda trasmissione automatica lo rende facile da guidare. Come se fosse davvero uno scooter.

MANEGGEVOLEZZA DA MOTO SPORTIVA. Anche il telaio fa la sua parte, per gestire al meglio la potenza erogata dal motore. Realizzato con un misto di sezioni estruse e fuse in alluminio, utilizzando l’esclusiva tecnologia di pressofusione a flusso controllato Yamaha, il telaio di TMAX WHITE MAX ha un bilanciamento della rigidità ideale, per garantire la massima maneggevolezza e una tenuta di strada superba, contenendo nello stesso tempo il peso.

MASSIMO COMFORT Le ruote e le sospensioni di TMAX WHITE MAX garantiscono una qualità di guida superiore, e un eccellente comfort per il pilota. Le ruote alte, da 15 pollici, assicurano un’ottima stabilità e rapidissimi cambi di direzione, mentre le massicce forcelle con steli da 43 mm mantengono la direzionalità anche su superfici irregolari. Il mono ammortizzatore posteriore assorbe tutte le asperità del terreno, per un comfort senza paragoni.

La sicurezza in frenata è assicura dal disco posteriore da 267 mm e dai due dischi anteriori da 267 mm, rallentati da pinze monoblocco a quattro pistoncini, le stesse delle moto Sport e Touring Yamaha. L’azione frenante è sempre potente e progressiva, a qualsiasi velocità.

IL COMFORT AUMENTA INSIEME AI CHILOMETRI. TMAX WHITE MAX è anche pratico. Due vani portaoggetti, facilmente accessibile anche in viaggio, forniscono tutto lo spazio che serve. Comodo il portaticket per i biglietti autostradali, il bancomat, e altre card. Il capiente vano sottosella, incernierato a veri e propri ammortizzatori come su un’auto, è apribile verso il retro per un facile accesso. Naturalmente, come ogni vero bagagliaio, è anche illuminato.

Anche i passeggeri viaggiano nel comfort. La comodissima e spaziosa doppia sella con profilo anatomico, le pedane ripiegabili e gli utili maniglioni sono fatti apposta per incoraggiare i viaggi a in due. Senza perdere un grammo di grinta, perché il motore ha potenza e coppia da vendere. Il capace serbatoio da 15 litri trasforma TMAX WHITE MAX nel mezzo ideale per le lunghe distanze, dai lunghi viaggi ai week-end al mare.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

•  Livrea bianca, sella a due tonalità di colore e grafica esclusiva
•  Parti in metallo anodizzato color argento e nero
•  Cerchi color titanio lucidato con parte centrale in color bronzo
•  Motore da 499 cc montato orizzontalmente, raffreddato a liquido, a 4 tempi, DOHC, a 4 valvole, due cilindri contrapposti, per un’erogazione ideale di potenza e di coppia ai medi regimi.
•  Telaio innovativo pressofuso in alluminio per una maneggevolezza straordinaria, a tutte le velocità
•  Ruote alte anteriori e posteriori da 15 pollici e forcella con steli di grande diametro per la massima stabilità e tenuta di strada
•  Doppio freno a disco anteriore da 267 mm con pinze a quattro pistoncini e monodisco posteriore da 267 mm per frenate sempre sicure.
•  Forcella con steli da 43 mm e sospensione monoammortizztore per esaltare la stabilità e il comfort
•  Comoda doppia anatomica, pedane ripiegabili e maniglioni per passeggero, per viaggiare comodamente in due
•  Strumentazione in stile automobilistico
•  Vano sottosella illuminato e doppio vano portaoggetti
•  Doppio faro anteriore e gruppo ottico posteriore per vedere e farsi vedere
•  Carenatura aerodinamica e sportiva, con un’eccellente protezione da agenti atmosferici
•  Marmitta sportiva, posizionata in alto per consentire le pieghe in curva

Fonte ufficiale Yamaha Motor Italia

© Yamaha Motor Italia


Acquista abbigliamento moto YAMAHA su BARTOLI MOTO SHOP

[nggallery id=14]

ESTORIL 2009: la sfida continua con il ritorno di STONER

Dopo un break di quasi un mese, che ha permesso loro di tirare il fiato a piloti e tecnici, questo fine settimana si ritroveranno all’Estoril per il Gran Premio del Portogallo.

L’appuntamento, che l’anno scorso ebbe luogo in maggio, è tornato alla sua programmazione tradizionale, in autunno, aprendo la fase finale del campionato che prevede altre due gare oltreoceano prima del round finale a Valencia.

[singlepic id=100 w=320 h=240 float=left]Le temperature di metà ottobre in questa parte del Portogallo solitamente oscillano intorno ai 25 gradi, tuttavia il circuito di Estoril si trova a soli 7 chilometri dalla costa atlantica ed è noto per la grande variabilità climatica: il sole ed il bel tempo infatti possono rapidamente lasciare spazio a forti raffiche di vento freddo e alla pioggia. Il layout dell’Autodromo Fernanda Pires de Silva è altrettanto ricco di contrasti, dato che offre uno dei rettilinei più lunghi del calendario della MotoGP, ma anche alcune delle sue curve più lente. La presenza di altri settori particolarmente contorti fanno sì che la pista abbia la velocità media più lenta in assoluto, ma una curva (la numero 5) da 200 km/h e la “Parabolica” che conclude il giro, sono due veri e propri test di bravura e di coraggio per i piloti.

[singlepic id=99 w=320 h=240 float=right]Tutto lascia prevedere che Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, rispettivamente primo e secondo del mondiale, ed i loro avversari, si preparino ad offrire nuovamente un grande spettacolo.

Grazie al successo del Mugello, Rossi arriva in Portogallo con 30 punti di vantaggio (237 contro 207) e l’obiettivo minimo dell’iridato in carica è quello di stare davanti allo spagnolo per non dissipare questo piccolo patrimonio.
“Con la vittoria che vale 25 punti abbiamo già visto che può succedere qualunque cosa e sappiamo che il Campionato non è finito – è la consapevolezza di Rossi -. Bisogna fare più punti possibili e vedere come ci presentiamo all’appuntamento finale di Valencia”. Nel 2008 Lorenzo in Portogallo colse la prima vittoria in carriera nella classe regina. Sul podio salirono anche Dani Pedrosa (Honda) e lo stesso Rossi. “L’anno scorso ho avuto qualche problema, ma è un circuito dove la Yamaha è sempre andata bene”.

Con tre vittorie all’attivo e reduce dal secondo posto di Misano, Lorenzo spera che questo circuito lo rilanci nella grande sfida al titolo di supercampione.

Il circuito di Estoril vedrà anche il ritorno in pista di Casey Stoner: il pilota della Ducati, infatti, era mancato nelle gare di Brno, Indianapolis e Misano, rimanendo in Australia per recuperare pienamente la forma fisica persa gp dopo gp a partire dall’appuntamento di Montmelò nei primi giorni di giugno.

[singlepic id=102 w=320 h=240 float=left]Spiegando la sua esperienza, Stoner ha commentato, “Per me è stata una decisione difficile da prendere, ma facevamo troppa fatica nelle ultime gare in cui ho corso. Dopo Donington sono tornato in Australia per avere più pareri medici e capire come andare nella giusta direzione. Avevamo pianificato un rientro a Brno ma sfortunatamente non si sono trovate soluzioni e ho preferito seguire il consiglio di mio padre, di mia moglie e dei medici rimanendo a casa a riposare”.

“Durante questo periodo abbiamo fatto di tutto, vedendo i giusti dottori, seguendo le giuste diete, per provare a riportare a livelli normali i valori delle analisi del sangue. Ora vediamo cosa riesco a fare in questo fine settimana”.

L’australiano ha concluso: “Ho chiesto scusa al mio team per ogni gara in cui sono mancato e per ogni gara corsa dopo Barcellona in cui non sono riuscito ad essere completamente competitivo. Io, tutto il team, tutti i meccanici, tutti stanno facendo il massimo perché possa fare bene in quest’ultima parte di campionato. Speriamo di poter essere competitivi fin da subito, perché sono stato troppo tempo lontano dalla mia moto e mi è mancata”.

Imola riapre la sfida per il titolo di CAMPIONE

Al termine di due gare spettacolari il Ducati Xerox Team ha celebrato la vittoria di Noriyuki Haga in gara 1 e quella di Michel Fabrizio in gara 2. Un secondo posto per il pilota giapponese ed un terzo per l’italiano come secondo risultato della giornata, hanno completato la festa del Ducati Xerox Team nell’appuntamento di casa. Fabrizio, che con la sua vittoria ha lasciato aperta la classifica dei contendenti il titolo a solo due gare dalla fine del campionato, ha così commentato la sua seconda vittoria stagionale dopo quella di Imola:

[singlepic id=78 w=320 h=240 float=left]”Che gare! Oggi ci tenevo davvero a vincere quindi sono molto contento. In Gara 1 ho cominciato ad avere problemi col braccio sinistro dopo pochi giri, tanto che facevo fatica a cambiare a causa dei crampi alla mano. Alla fine stavo aggrappato alla moto con due dita, mentre il braccio era diventato completamente insensibile. Per questo, tutto considerato, il terzo posto non è stato un risultato malvagio. Tra le due gare il mio trainer ha lavorato sul braccio e la cosa ha funzionato perché non più avuto problemi, sono riuscito a passare Nori e a vincere. Sono felice anche per mio figlio che mi chiede sempre perché non vinco di più! Grazie a tutta la squadra, al mio trainer Leigh “Rok” Bryan, alla Ducati, a Xerox e agli spettatori che sono stati fantastici per tutto il fine settimana. Tutto il management Ducati era qui oggi e spero che i risultati miei e di Nori abbiano dimostrato che ci siamo meritati il rinnovo”.

Haga, riconquista la testa della classifica del campionato nei confronti di Spies, che limita i danni giungendo quinto in una giornata veramente difficile per lui e la sua Yamaha.

[singlepic id=75 w=320 h=240 float=right]“In gara 1 la moto mancava un po’ di accelerazione e abbiamo anche lamentato problemi di grip. – ha dichiarato Ben – Nella seconda avevamo sicuramente il ritmo per lottare per il vertice ma una combinazione di cose non ce lo ha permesso. Rea è stato un po’ “goloso” all’inizio, passandomi fuori pista tre volte. Mi dispiace per lui, aveva il ritmo per lottare per le prime posizioni ma all’inizio bisogna stare un po’ più calmi. Ci sono stati un paio di giri dove non ho guidato bene. Sono quindi riuscito a trovare un buon ritmo e ho preso Biaggi e Simoncelli, poi è accaduto quello che sapete. Se qualcuno mi avesse detto che dopo gara 1 avrei perso la testa del campionato per soli tre punti sarei stato felice, perché oggi c’era qualcuno più forte di me”.

Questa dichiarazione dimostra la classe e l’eleganza del campione che continua la sua eterna sfida con l’amico Haga, che invece ha giustamente festeggiato il suo vantaggio, anche se di soli 3 punti.

[singlepic id=79 w=320 h=240 float=left]”E’ fantastico essere tornati alla vittoria. Non salivo sul gradino più alto del podio da Kyalami e dopo l’incidente di Donington le gare sono state dure. Anche oggi Gara 1 è stata impegnativa, pensavo non finisse mai e, dopo tutto quello che è successo, non ricordo nemmeno quando ho passato Max! Vorrei fare i miei complimenti a lui e a Michel per come hanno corso. Noi siamo migliorati durante il fine settimana e i risultati ottenuti mi fanno particolarmente piacere perché mio padre è volato in Europa per la prima volta per venirmi a vedere. In Gara 2 sfortunatamente ho dovuto usare la seconda moto ed è stata un’altra manche molto dura: mi sento stanchissimo. Congratulazioni a Michel per la sua vittoria e a Marco (Simoncelli) per il podio. Inoltre vorrei ringraziare Ernesto (Marinelli) il mio ingegnere, il mio team e la Ducati. Siamo tornati in testa ma abbiamo solo tre punti di vantaggio e altri due appuntamenti davanti a noi, quindi c’è ancora da lottare!”

Da sottolineare il podio di Marco Simoncelli in Superbike. Al debutto assoluto con una 4 tempi, una Superbike, a Imola e nella categoria il Campione del Mondo 250cc in carica è stato autore di un weekend difficile da dimenticare culminato con il podio in Gara 2, conquistato davanti al compagno di squadra per l’occasione, Max Biaggi.

[singlepic id=76 w=320 h=240 float=right]“Di un piazzamento nei primi 5 sarei stato contento, per cui immaginatevi salire sul podio!“, rivela Marco Simoncelli. “In Gara 2 mi sentivo molto bene, avevo un ritmo migliore rispetto alla prima corsa ed in più son partito discretamente. Sono arrivato vicino al mio compagno di squadra, ad esser sincero non volevo passarlo in quell’occasione, ma ho frenato troppo forte e per non cadere mi son buttato dentro la curva. E’ andata bene, anche se poi lui è andato lungo“. Ora lo aspetta il suo Moto GP, che riprendere il prossimo week end sul circuito di Estori.

Simoncelli va infatti a podio vincendo il duello con Biaggi, anche se quest’ ultimo ha accusato un problema non ben definito che gli ha fatto perdere contatto dal duo di testa, quando sembrava in grado di lottare per il podio. Risucchiato da Simoncelli, Biaggi si è rimesso a girare forte quando era troppo tardi.

[singlepic id=77 w=320 h=240 float=right]“Simoncelli me lo sono ritrovato al mio fianco- ha dichiato Max – e per non finire a terra ho dovuto allargare e, al rientro in pista, ho portato fuori traiettoria Spies. Non l’ho visto, ma comunque non sarei riuscito ad evitarlo perchè la chicane è così, non ti consente altre linee. Ho spinto per provare a riprendere Simoncelli, ma lui è stato bravo, io ho pensato al campionato perchè per noi il quarto posto è importante e adesso siamo a pochi punti da Rea“.

Ecco la classifica a due gare dalla fine del Campionato:

  1. Noriyuki Haga          391
  2. Ben Spies                388
  3. Michel Fabrizio        330
  4. Jonathan Rea         263
  5. Max Biaggi               257

La sfida è ancora aperta!


Acquista abbigliamento moto DUCATI su BARTOLI MOTO SHOP