Dopo un break di quasi un mese, che ha permesso loro di tirare il fiato a piloti e tecnici, questo fine settimana si ritroveranno all’Estoril per il Gran Premio del Portogallo.
L’appuntamento, che l’anno scorso ebbe luogo in maggio, è tornato alla sua programmazione tradizionale, in autunno, aprendo la fase finale del campionato che prevede altre due gare oltreoceano prima del round finale a Valencia.
[singlepic id=100 w=320 h=240 float=left]Le temperature di metà ottobre in questa parte del Portogallo solitamente oscillano intorno ai 25 gradi, tuttavia il circuito di Estoril si trova a soli 7 chilometri dalla costa atlantica ed è noto per la grande variabilità climatica: il sole ed il bel tempo infatti possono rapidamente lasciare spazio a forti raffiche di vento freddo e alla pioggia. Il layout dell’Autodromo Fernanda Pires de Silva è altrettanto ricco di contrasti, dato che offre uno dei rettilinei più lunghi del calendario della MotoGP, ma anche alcune delle sue curve più lente. La presenza di altri settori particolarmente contorti fanno sì che la pista abbia la velocità media più lenta in assoluto, ma una curva (la numero 5) da 200 km/h e la “Parabolica” che conclude il giro, sono due veri e propri test di bravura e di coraggio per i piloti.
[singlepic id=99 w=320 h=240 float=right]Tutto lascia prevedere che Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, rispettivamente primo e secondo del mondiale, ed i loro avversari, si preparino ad offrire nuovamente un grande spettacolo.
Grazie al successo del Mugello, Rossi arriva in Portogallo con 30 punti di vantaggio (237 contro 207) e l’obiettivo minimo dell’iridato in carica è quello di stare davanti allo spagnolo per non dissipare questo piccolo patrimonio.
“Con la vittoria che vale 25 punti abbiamo già visto che può succedere qualunque cosa e sappiamo che il Campionato non è finito – è la consapevolezza di Rossi -. Bisogna fare più punti possibili e vedere come ci presentiamo all’appuntamento finale di Valencia”. Nel 2008 Lorenzo in Portogallo colse la prima vittoria in carriera nella classe regina. Sul podio salirono anche Dani Pedrosa (Honda) e lo stesso Rossi. “L’anno scorso ho avuto qualche problema, ma è un circuito dove la Yamaha è sempre andata bene”.
Con tre vittorie all’attivo e reduce dal secondo posto di Misano, Lorenzo spera che questo circuito lo rilanci nella grande sfida al titolo di supercampione.
Il circuito di Estoril vedrà anche il ritorno in pista di Casey Stoner: il pilota della Ducati, infatti, era mancato nelle gare di Brno, Indianapolis e Misano, rimanendo in Australia per recuperare pienamente la forma fisica persa gp dopo gp a partire dall’appuntamento di Montmelò nei primi giorni di giugno.
[singlepic id=102 w=320 h=240 float=left]Spiegando la sua esperienza, Stoner ha commentato, “Per me è stata una decisione difficile da prendere, ma facevamo troppa fatica nelle ultime gare in cui ho corso. Dopo Donington sono tornato in Australia per avere più pareri medici e capire come andare nella giusta direzione. Avevamo pianificato un rientro a Brno ma sfortunatamente non si sono trovate soluzioni e ho preferito seguire il consiglio di mio padre, di mia moglie e dei medici rimanendo a casa a riposare”.
“Durante questo periodo abbiamo fatto di tutto, vedendo i giusti dottori, seguendo le giuste diete, per provare a riportare a livelli normali i valori delle analisi del sangue. Ora vediamo cosa riesco a fare in questo fine settimana”.
L’australiano ha concluso: “Ho chiesto scusa al mio team per ogni gara in cui sono mancato e per ogni gara corsa dopo Barcellona in cui non sono riuscito ad essere completamente competitivo. Io, tutto il team, tutti i meccanici, tutti stanno facendo il massimo perché possa fare bene in quest’ultima parte di campionato. Speriamo di poter essere competitivi fin da subito, perché sono stato troppo tempo lontano dalla mia moto e mi è mancata”.